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15 Settembre 2018
A Marzamemi Lella Golfo è la Donna di Frontiera. A Elit Iscan il riconoscimento della Bcc Pachino
La frontiera declinata in tutte le sue forme. Non solo cinematografiche. Sono tante le storie - fatte di immagini, parole e musica - di frontiera. Tanti racconti di vita che, tra realtà e finzione, vengono narrate durante il Festival Internazionale del Cinema di Frontiera di Marzamemi. E ieri sera è stata la volta di un “racconto” al femminile. Di una storia - reale - di donna che alle donne ha dedicato la sua vita. È andato a Lella Golfo il Premio Donna di Frontiera, promosso dalla Dusty. Il riconoscimento è stato consegnato ieri sera, sul palco di piazza Regina Margherita, dalla leader dell’azienda, Rossella Pezzino De Geronimo, alla giornalista, politica e imprenditrice «ma soprattutto alla donna - per usare le parole di Rossella Pezzino De Geronimo - che ha creato la Fondazione Marisa Bellisario per sostenere le donne nella loro vita professionale e personale. Nel 2011 – ancora la leader della Dusty – la proposta di legge sulle quote di genere nei Cda delle società quotate e controllate, di cui Lella Golfo è prima firmataria, diviene legge dello Stato». E Lella Golfo ha aggiunto: «Da sola contro tutti sono riuscita a ottenere questo importante obiettivo che, nel giro di poco tempo, ha dato i suoi frutti. Quando ho presentato la legge le donne nei Consigli di amministrazione erano infatti il 5,6%, ovvero 167 donne e 2.700 uomini. Oggi le donne nei Cda sono già il 34%. E dopo tante battaglie è un piacere enorme ricevere questo riconoscimento che considero più a Marisa Bellisario che a me».

 

Ancora una donna la protagonista del secondo premio, quello della Bcc di Pachino. A consegnarlo, alla madrina del Festival, Elit Iscan, il vicepresidente del Cda della Bcc di Pachino, Franco Lao: «Abbiamo visto crescere qui al Cinema di Frontiera questa giovane attrice e oggi è un immenso piacere ritrovarla star internazionale». “Alla madrina del Festival, la giovane e talentuosa attrice turca Elit Iscan, che ha il merito di aver apportato al Cinema di Frontiera e al territorio di Marzamemi il respiro, le influenze e le suggestioni del cinema europeo e internazionale, di cui è sempre più protagonista”. Questa la motivazione del Premio alla madrina del Festival che ha detto: «Sono felicissima di essere cresciuta qui. Non mi stancherò e non mi annoierò mai di essere a Marzamemi: ogni anno torno a casa con dei ricordi bellissimi».

 

Quindi Nello Correale, ideatore e direttore artistico del Festival Internazionale del Cinema di Frontiera di Marzamemi, insieme con Andrea Di Falco, curatore del Con-Corto, ha presentato alcuni degli autori dei corti in proiezione durante la manifestazione. Tra loro: Alessandra Pescetta, autrice di Solstizio d’inverno (presentato fuori concorso in anteprima assoluta), interpretato da Elit Iscan. «Devo ringraziare il Cinema di Frontiera - ha spiegato Alessandra Pescetta - perché ho conosciuto Elit Iscan proprio qui, due anni fa, e ho subito pensato di scrivere una storia su di lei». Sul palco anche Max Nardari, regista di L’amore non ha religione (anteprima assoluta), «una commedia sociale che fa riflettere sul confronto tra diverse etnie, affrontando con un sorriso un tema estremamente profondo». Presente anche l’attore Marcello Mazzarella, interprete, tra gli altri, di Placido Rizzotto e Biagio di Pasquale Scimeca, al Cinema di Frontiera nelle vesti di regista di L’ombra delle muciare, «racconto - ha precisato Marcello Mazzarella - di una Sicilia che amo».

Per uno dei lungometraggi in concorso proiettati ieri sul palco di piazza Regina Margherita, Due piccoli italiani di Paolo Sassanelli, era presente l’attrice Marit Nissen che ha definito il film «una favola con lieto fine e un racconto sulla vera amicizia. Il mio personaggio, che compare verso la fine - ha concluso - rappresenta la libertà, la scelta coraggiosa, la generosità anche di lasciar andare qualcuno verso la felicità».

 

E a proposito di lungometraggi, sul palco principale del Cinema di Frontiera, ieri sera, Nello Correale ha presentato la giuria del concorso: l’attrice Lucia Sardo, tra l’altro interprete di Beate di Samad Zarmandili di cui stasera sarà proiettato il trailer. «Un film – ha spiegato Lucia Sardo – in cui c’è anche un’altra attrice siciliana, Donatella Finocchiaro, e che sta dando grandi soddisfazioni». Nella giuria dei lungometraggi anche il regista Roland Sejko che stasera presenterà il suo Come vincere la guerra, «documentario sulla prima guerra mondiale – ha aggiunto il regista – realizzato con molti materiali inediti». Sul palco pure il giurato Mohammed Soudani, regista e direttore della fotografia che ha annunciato di volere realizzare un film, L’Africa delle donne, «che spero di poter presentare qui a Marzamemi».

 

Donne protagoniste, ieri, anche alla Frontiera del libro, con la presentazione di La bolgia delle eretiche di Marinella Fiume che ha parlato del suo libro con Giovanna Caggegi. Nella sezione Chiacchiere sotto il fico è invece stato presentato Lingua di cane. Dal processo creativo alla messa in scena di Giuseppe Cutino (regia) e Sabina Petyx (drammaturgia).

 

Stasera gran finale della XVIII edizione del Festival Internazionale del Cinema di Frontiera di Marzamemi con Tempi moderni di Charlie Chaplin, il film muto con l’accompagnamento musicale dell’Ensemble Darshan; la premiazione dei lungometraggi e dei corti e il recital di Morgan e Cosimo Damiano Damato.