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09 Dicembre 2019
Al via la XIX Festival del Cinema di Frontiera e la VII edizione del Vittoria Peace Film Fest "Occhi puntati sulle vite degli invisibili e sui temi sociali"


E' stata presentata sabato pomeriggio nella tonnara di Marzamemi la 19esima edizione del Festival internazionale del Cinema di Frontiera. L'evento prende il via oggi a Vittoria, in provincia di Ragusa, ospite della settima edizione del Peace Film Fest. Saltato l’appuntamento estivo di Marzamemi, il suo fondatore e direttore artistico Nello Correale ha chiesto ospitalità a Vittoria nell’ambito della kermesse cinematografica dedicata alla pace promossa dai direttori artistici Giuseppe e Luca Gambina proprio per non saltare un’edizione e così tornare il prossimo anno con la ventesima.


Sabato erano presenti nel borgo marinaro lo stesso direttore artistico, i componenti dell'organizzazione, gli studenti del primo istituto comprensivo "Michelangelo Bartolo", guidati dall'insegnante Sebastiano Minardi e alcuni dei sostenitori storici della manifestazione. Sono state approfondite le motivazioni del slittamento dell'evento e della momentanea variazione della location, ma si è parlato anche di futuro e di come riportarla a Marzamemi già dal 2020.


Si inizia con un omaggio ad Andrea Camilleri e Alberto Sironi.
In particolare, Correale presenterà una clip sui film di Sironi dal titolo Non solo Montalbano, alla presenza del figlio Carlo che, a sua volta, presenzierà alla proiezione del suo film Sole, che ha debuttato alla Mostra del Cinema di Venezia.
In totale, per il Festival del Cinema di Frontiera, sono dieci i lungometraggi selezionati provenienti da varie parti del mondo. Raccontano le frontiere in tutte le molteplici declinazioni. Due film in anteprima, Santa Subito, vincitore alla Festa del Cinema di Roma 2019, presentato dal suo autore Alessandro Piva e Sole di Carlo Sironi.
Nell’ambito di questo festival verrà presentato, in esclusiva, il docufilm su Carola Rackete, Sea Watch 3, dei registi di Jonas Schreiiag e Nadia Kailouli. Un racconto che ripercorre il “caso” della comandante della nave dell’Ong che in estate ha sfidato le autorità per fare sbarcare i migranti.


Il Vittoria Peace Film Fest, invece, presenta quest’anno una novità assoluta e riguarda la sezione speciale Cinestudio, dedicata agli audiovisivi (spot, cortometraggi, animazioni, documentari) prodotti e realizzati dagli studenti delle scuole superiori della Sicilia. La promozione di questa sezione speciale del festival è in sintonia con la filosofia del Miur che da due anni promuove iniziative nazionali di Cinema per la Scuola in collaborazione con Anec-Agis e Mibac.
Importante e preziosa, ai fini della realizzazione della sezione di Cinestudio è stata la collaborazione con l’Ufficio scolastico provinciale di Ragusa che ha consentito la diffusione del bando presso tutte le istituzioni scolastiche siciliane.


“Il Vittoria Peace Film Fest ha raggiunto una piena maturità – afferma Giuseppe Gambina – perché ha sempre il credito del Siproimi (Sistema di protezione per titolare di protezione internazionale e per minori stranieri non accompagnati) ex Sprar dello Sprar, quello dell’assessorato al Turismo e Spettacolo della Regione Siciliana, oltre a fare parte del Coordinamento dei festival siciliani. E quest’anno, con la sezione Cinestudio, fa un ulteriore salto di qualità. Lo scopo di questo concorso è quello di alfabetizzare le giovani generazioni al linguaggio cinematografico, attraverso la competenza nella scrittura di sceneggiature, la realizzazione di audiovisivi e la lettura analiticia delle immagini. Sono numerosi i filmati pervenuti da diverse scuole della Sicilia. Si segnalano i cortometraggi sul muro di Berlino, sulla Shoah, sui migranti, sul bullismo, sull’inclusione, sulla lotta alla mafia e sull’ambiente. È prevista la partecipazione alla manifestazione degli studenti interessati, in una sorta di festa che si concluderà con la premiazione di sette audiovisivi, scelti da una apposita giuria presieduta da Gaetano Bonetta, docente di Pedagogia generale e speciale presso l’Università di Catania”.


Nell’ambito dei due festival vi sono poi due sezioni autonome di rassegne dei corti firmati dalla Filmoteca Laboratorio 451 e curati dal giornalista Andrea Di Falco, in collaborazione con Chiara Pitti, Elisa Ragusa e Francesco Savarino.


I cortometraggi in concorso del Vittoria Peace Film Fest sono: Time to change di Maryam Rahim (Iran 2019, 15’), La bellezza imperfetta di Davide Vigore (Italia 2019, 20’), La regina si addormenta dove vuole di Lorenzo Tiberia (Italia 2019, 10’), Il nostro tempo di Veronica Spedicati (Italia 2019, 17’), Asocial world di Mattia Trezza (Italia 2019, 12’), Andate in pace di Carmine Lautieri (Italia 2019, 20’), Apolide di Alessandro Zizzo (Italia 2019, 16’), Baradar di Beppe Tufarulo (Italia-Afghanistan 2019, 15’), Il posto della felicità di Aliosha Massine (Italia 2019, 15’), She fights di Nicola Martini (Italia 2019, 15’). Il cortometraggio fuori concorso è La via del ritorno di Antonio Di Mazzarelli.


I cortometraggi in concorso del Festival del Cinema di Frontiera sono: Pepitas di Alessandro Sampaoli (Italia 2019, 8’), Elvis di Andrea Della Monica (Italia 2018, 7’), Abiura di Giovanni B. Algieri (Italia 2018, 9’), Elias di Brando Bartoleschi (Italia 2018, 12’), Tulipe di Andrea Di Cicco (Italia 2018, 15’), Destino di Kristina Cepraga (Italia 2018, 15’), Briganti di Fabrizio Urso e Bruno Urso (Italia 2018, 15’), Madiba di Gabriele Cecconi (Italia 2019, 16’), Far East di Cristina Puccinelli (Italia 2018, 15’), U Muschittieri di Vito Palumbo (Italia 2018, 19’). I cortometraggi fuori concorso del Festival del Cinema di Forntiera sono Da Sud a Sud di Daniele Greco e Magic Show di Andrea Traina, con Nino Frassica e Lucia Sardo.