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26 Luglio 2013
Roberto Andò: “La speranza bisogna inventarla”

Il Festival dedica “Il figlio dell’altra” al Ministro all’integrazione Cecile Kyenge, grande attesa per Barbara Bobulova e Daniele Ciprì.
Domani incontro su cinema, impresa e territorio
Marzamemi, Pachino (Sr), 23-28 luglio 2013
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Marzamemi, Pachino 26 luglio. Il Festival internazionale del Cinema di Frontiera ha dedicato al ministro all’Integrazione Cécile Kyenge il film di  Lorraine Levy “Il figlio dell’altra”  proiettato ieri sera in piazza Regina Margherita. “La pellicola affronta il tema dello ius soli - ha spiegato il direttore artistico della manifestazione Nello Correale – e insegna che l’appartenenza a un luogo non è necessariamente legata alla famiglia in cui si è nati”.


“Il figlio dell’altra”, molto apprezzato dal pubblico del Cinema di Frontiera, si inserisce dunque perfettamente nel tema dominante di questa tredicesima edizione del Festival: la transizione, il passaggio cioè da una frontiera - che può essere civile, morale, sociale e politica - all’altra.


Ma quella di ieri sera è stata anche la serata dedicata al regista e scrittore Robertò Andò, prima ospite di “Chiacchiere sotto il fico” nel cortile di Villadorata e poi, per Omaggio all’autore, sul palcoscenico di piazza Regina Margherita dove è stato proiettato il suo ultimo film “Viva la libertà” con Tony Servillo. “Questo film – ha spiegato Roberto Andò – racconta un certo aspetto della politica, ma soprattutto mette insieme politica e vita, una cosa che non avviene in questo Paese, dove sembra che la politica diserti la vita”. Citando la frase “Quando la speranza non c’è bisogna inventarla”, Roberto Andò si è soffermato sul concetto di transizione del film. “La transizione – ha precisato – verso qualcosa che mi auguro avvenga”. Felice di trovarsi a Marzamemi, Roberto Andò ha concluso: “Qui c’è un’atmosfera unica e mi fa proprio piacere presentare il film in questo scenario”.


Tra i cortometraggi proiettati ieri nel cortile di Villadorata, “Les fils de l’homme” di Francesco Maria Attardi con la presenza del cast e “Impunito” di Mario Spinocchio per cui è intervenuta Guia Jelo. Per “Chiacchiere sotto il fico” è stato presentato il volume, “Intercultura e internazionalizzazione. Pratiche di successo per la formazione” (Franco Angeli, 2012) a cura di Giovanna Spagnuolo. Il libro rappresenta un contributo al dibattito sul tema dell’intercultura in una prospettiva interdisciplinare in cui la formazione emerge quale leva strategica per lo sviluppo di competenze e prassi sociali per l’accoglienza e la gestione delle diversità. L’incontro è stato moderato da Umberto Iacono dell’Associazione italiana formatori. La serata si è conclusa con il concerto del gruppo siciliano dei Blue Train Power Rock Trio (Antonello Giliberto chitarra & theremin; Franco Pizzo contrabbasso e voce; Davide Maiore batteria).



Grande attesa oggi (venerdì 26) per l’arrivo della madrina del Festival, Barbara Bobulova, e per il regista e direttore della fotografia Daniele Ciprì appena premiato con il Globo d’Oro per la migliore regia di “E’ stato il figlio” tratto dall’omonimo romanzo di Roberto Alajmo.



Il programma di domani – sabato 27 luglio – prevede un importante incontro “Cinema impresa e territorio. - Cinema e tax credit in Sicilia, nuove possibilità di intervento nel campo delle produzioni e manifestazioni audiovisive” che si terrà alle ore 18.30 presso la Loggia di Villadorata a Marzamemi.


Promosso dal Festival internazionale del Cinema di Frontiera e coordinato dal direttore artistico Nello Correale, l’incontro prevede gli interventi del direttore della Film Commission Pietro Di Miceli, del sindaco di Pachino Paolo Bonaiuto, dell’avvocato Diana Rulli esperto in tax credits, Fabio Montesano in rappresentanza del Coordinamento regionale dell’Ordine dei dottori commercialisti ed esperti contabili, e Tonino Palma rappresentante della Confederazione nazionale artigiani. L’incontro, che sarà strutturato come un workshop operativo, mira a fare incontrare i soggetti che ricercano finanziamenti per il cinema con coloro che possono utilizzare il tax credit per investimenti sul cinema.